Le basi dell’analisi tecnica
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L’analisi tecnica è il metodo di analisi più utilizzato dai privati nel trading. Per condurre una buona analisi tecnica, è necessario rispettare determinate regole di base prima ancora di tracciare gli elementi tecnici (figure grafiche, resistenze, supporti…) o aggiungere indicatori. Questi elementi di base sono molto spesso ignorati dai trader privati che si avventurano nel mondo dell’analisi tecnica.
Le candele giapponesi provengono dal Giappone e sono state adottate da tutte le analisi tecniche. Si tratta della rappresentazione grafica che fornisce il maggior numero di informazioni sui corsi. Con le candele giapponesi nel trading, è possibile comprendere la psicologia degli investitori.
Le candele giapponesi forniscono le seguenti informazioni nel periodo selezionato:
- Corso di apertura
- Corso di chiusura
- Massimo
- Minimo
Le candele giapponesi offrono le stesse informazioni che una visualizzazione in bar chart. A differenza di quest’ultima, tuttavia, viene aggiunto un colore in base a se la candela è ribassista o rialzista. L’analisi tecnica risulta quindi più agevole; potete infatti esaminare più rapidamente il grafico del prezzo. Con un po’ di pratica, vi accorgerete che, senza effettuare alcuna analisi tecnica, potrete identificare un’idea di trading con un semplice sguardo.
Esistono molteplici configurazioni di candele giapponesi in analisi tecnica. Vi consiglio di imparare almeno i doji di inversione, una delle basi dell’analisi tecnica. Ecco un esempio di rappresentazione grafica con le candele giapponesi:
Questo è un errore comune tra i trader principianti. Tentano di fare un’analisi tecnica su un grafico ridimensionato che riporta le ultime candele. È bene avere una visione chiara delle candele più recenti (come sostenevo in precedenza, è possibile ricavare informazioni preziose), ma occorre anche avere una visione globale. L’obiettivo è poter identificare correttamente la tendenza dell’attivo sull’unità temporale analizzata.
Ingrandire il vostro grafico è indispensabile per potere individuare i corretti livelli di resistenze/supporti, ma anche per identificare le diverse figure grafiche e visualizzare i ritracciamenti di Fibonacci.
In questo modo, potete comprendere i movimenti del corso e soprattutto evitare di confondere i segnali di acquisto/vendita datenere in considerazione.
Facciamo un esempio:
In questo grafico c’è un canale rialzista, con un rimbalzo sul limite inferiore. Si tratta, secondo voi, di una buona occasione per entrare long.
Ma prendiamo lo stesso grafico ingrandito:
Come possiamo vedere, è presente una linea di tendenza ribassista e il canale rialzista è in realtà una bandiera di consolidamento. Sono quindi maggiori le probabilità di un movimento ribassista. Quindi, non bisogna posizionarci long, bensì aspettare l’uscita dal canale per aprire una posizione short. Dovrete aprire una posizione long soltanto se interviene la rottura della linea obliqua ribassista, non prima. Ma è poco probabile che accada. L’analisi tecnica non è una scienza esatta ma si basa sulla matematica.
Prima di condurre un’analisi tecnica, dovete determinare l’unità temporale della vostra operazione. Sono da considerare due elementi nella scelta dell’unità temporale:
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Nel primo caso, dovrete privilegiare le unità temporali comprese tra 5 minuti e 1 ora. Le operazioni vengono chiuse, nella maggior parte dei casi, nella giornata di trading.
Se praticate trading sul medio termine, dovete scegliere unità comprese tra 4 ore e 1 giorno. Le operazioni possono durare da alcuni giorni a diverse settimane.
Se invece optate per il lungo periodo, privilegiate le unità temporali settimanali o mensili. Le operazioni possono durare vari mesi.
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Maggiore è la distanza, in termini di punti, dell’obiettivo di corso dal prezzo di ingresso e più la vostra unità temporale deve essere estesa.
Non serve a nulla esaminare un grafico da 15 minuti se il vostro obiettivo di corso è pari a svariate centinaia di punti (sul Forex) o corrisponde a una variazione percentuale importante rispetto al prezzo di ingresso (in Borsa). Peggio ancora, vi ritroverete con falsi segnali di acquisto/vendita che non c’entrano nulla con la tendenza dell’unità temporale associata al vostro obiettivo di corso.
La scelta dell’unità temporale dell’operazione è molto importante. Dipende anche dalla vostra psicologia di trading. Alcuni preferiscono tradare sul breve termine, altri sul lungo termine (meno stress e minore tempo di trading).
Dopo aver condotto un’analisi tecnica sull’unità temporale della vostra operazione, dovete necessariamente esaminare l’unità temporale superiore per determinare la tendenza. Dovete distinguere il grafico dei segnali (quello della vostra operazione) e il grafico della tendenza (quello dell’unità temporale superiore).
La tendenza può essere infatti rialzista sul breve termine ma ribassista sul medio termine. La tendenza superiore prende sempre il sopravvento. Se la tendenza dell’unità temporale superiore è nel senso opposto a quella della vostra operazione, non dovete aprire alcuna posizione. Questo è il principio del trading a senso unico. Potete sempre praticare il trading di controtendenza, ma dovete innanzi tutto identificare dei segnali di inversione sul vostro grafico della tendenza.
Ecco perché è importante una rigorosa analisi tecnica del grafico della tendenza. Vi permetterà di determinare i livelli a partire dai quali potete tradare le posizioni long o short oppure restare neutri sulle unità temporali inferiori.
Utilizzate una rappresentazione grafica in candele giapponesi
Le candele giapponesi provengono dal Giappone e sono state adottate da tutte le analisi tecniche. Si tratta della rappresentazione grafica che fornisce il maggior numero di informazioni sui corsi. Con le candele giapponesi nel trading, è possibile comprendere la psicologia degli investitori.
Le candele giapponesi forniscono le seguenti informazioni nel periodo selezionato:
- Corso di apertura
- Corso di chiusura
- Massimo
- Minimo
Le candele giapponesi offrono le stesse informazioni che una visualizzazione in bar chart. A differenza di quest’ultima, tuttavia, viene aggiunto un colore in base a se la candela è ribassista o rialzista. L’analisi tecnica risulta quindi più agevole; potete infatti esaminare più rapidamente il grafico del prezzo. Con un po’ di pratica, vi accorgerete che, senza effettuare alcuna analisi tecnica, potrete identificare un’idea di trading con un semplice sguardo.
Esistono molteplici configurazioni di candele giapponesi in analisi tecnica. Vi consiglio di imparare almeno i doji di inversione, una delle basi dell’analisi tecnica. Ecco un esempio di rappresentazione grafica con le candele giapponesi:
Ingrandite il grafico per avere una visione globale
Questo è un errore comune tra i trader principianti. Tentano di fare un’analisi tecnica su un grafico ridimensionato che riporta le ultime candele. È bene avere una visione chiara delle candele più recenti (come sostenevo in precedenza, è possibile ricavare informazioni preziose), ma occorre anche avere una visione globale. L’obiettivo è poter identificare correttamente la tendenza dell’attivo sull’unità temporale analizzata.
Ingrandire il vostro grafico è indispensabile per potere individuare i corretti livelli di resistenze/supporti, ma anche per identificare le diverse figure grafiche e visualizzare i ritracciamenti di Fibonacci.
In questo modo, potete comprendere i movimenti del corso e soprattutto evitare di confondere i segnali di acquisto/vendita datenere in considerazione.
Facciamo un esempio:
In questo grafico c’è un canale rialzista, con un rimbalzo sul limite inferiore. Si tratta, secondo voi, di una buona occasione per entrare long.
Ma prendiamo lo stesso grafico ingrandito:
Come possiamo vedere, è presente una linea di tendenza ribassista e il canale rialzista è in realtà una bandiera di consolidamento. Sono quindi maggiori le probabilità di un movimento ribassista. Quindi, non bisogna posizionarci long, bensì aspettare l’uscita dal canale per aprire una posizione short. Dovrete aprire una posizione long soltanto se interviene la rottura della linea obliqua ribassista, non prima. Ma è poco probabile che accada. L’analisi tecnica non è una scienza esatta ma si basa sulla matematica.
Utilizzate un grafico in linea con i vostri obiettivi
Prima di condurre un’analisi tecnica, dovete determinare l’unità temporale della vostra operazione. Sono da considerare due elementi nella scelta dell’unità temporale:
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Orizzonte d’investimento
: si tratta di un investimento a breve, medio o lungo termine?Nel primo caso, dovrete privilegiare le unità temporali comprese tra 5 minuti e 1 ora. Le operazioni vengono chiuse, nella maggior parte dei casi, nella giornata di trading.
Se praticate trading sul medio termine, dovete scegliere unità comprese tra 4 ore e 1 giorno. Le operazioni possono durare da alcuni giorni a diverse settimane.
Se invece optate per il lungo periodo, privilegiate le unità temporali settimanali o mensili. Le operazioni possono durare vari mesi.
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I vostri obiettivi di corso
: i vostri obiettivi sono distanti dal prezzo di ingresso?Maggiore è la distanza, in termini di punti, dell’obiettivo di corso dal prezzo di ingresso e più la vostra unità temporale deve essere estesa.
Non serve a nulla esaminare un grafico da 15 minuti se il vostro obiettivo di corso è pari a svariate centinaia di punti (sul Forex) o corrisponde a una variazione percentuale importante rispetto al prezzo di ingresso (in Borsa). Peggio ancora, vi ritroverete con falsi segnali di acquisto/vendita che non c’entrano nulla con la tendenza dell’unità temporale associata al vostro obiettivo di corso.
La scelta dell’unità temporale dell’operazione è molto importante. Dipende anche dalla vostra psicologia di trading. Alcuni preferiscono tradare sul breve termine, altri sul lungo termine (meno stress e minore tempo di trading).
Analizzate il grafico su un’unità temporale superiore
Dopo aver condotto un’analisi tecnica sull’unità temporale della vostra operazione, dovete necessariamente esaminare l’unità temporale superiore per determinare la tendenza. Dovete distinguere il grafico dei segnali (quello della vostra operazione) e il grafico della tendenza (quello dell’unità temporale superiore).
La tendenza può essere infatti rialzista sul breve termine ma ribassista sul medio termine. La tendenza superiore prende sempre il sopravvento. Se la tendenza dell’unità temporale superiore è nel senso opposto a quella della vostra operazione, non dovete aprire alcuna posizione. Questo è il principio del trading a senso unico. Potete sempre praticare il trading di controtendenza, ma dovete innanzi tutto identificare dei segnali di inversione sul vostro grafico della tendenza.
Ecco perché è importante una rigorosa analisi tecnica del grafico della tendenza. Vi permetterà di determinare i livelli a partire dai quali potete tradare le posizioni long o short oppure restare neutri sulle unità temporali inferiori.
