Da un grafico vuoto a un’analisi tecnica
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Siete dei trader principianti? Avete appena aperto la vostra piattaforma di trading e i grafici sono tutti vuoti?
Prima di cominciare a tracciare delle linee o aggiungere degli indicatori tecnici, dovete innanzi tutto determinare quale unità temporale utilizzare sul vostro grafico. La scelta dell’unità temporale nel trading dipende da:
- il vostro orizzonte di trading (orizzonte d’investimento)
- le vostre preferenze in merito alla strategia e al metodo di trading
- il tempo a vostra disposizione per praticare trading.
Avete scelto la vostra unità temporale? Bene!
In seguito, quando sarà aperta la vostra operazione, dovrete attenervi a questa unità temporale; non analizzate unità più grandi o piccole. Troverete sempre un’unità temporale in contrasto con la vostra operazione che vi farà dubitare.
In questa scheda utilizzerò sempre il grafico da 1 ora per la coppia NZD/JPY (scelta a caso e l’unico grafico sul quale non ho attualmente alcun tracciato).
Il vostro grafico somiglia a questo; come sapere se acquistare, vendere o restare flat dato che è ancora vuoto?
È frequente che i trader analizzino l’unità temporale superiore per determinare meglio la tendenza in corso su un grafico e identificare in modo ottimale i livelli di supporto e resistenza.
Esempio: un trader che trada su un’unità temporale di 15 minuti analizzerà anche l’unità di 1 ora per avere una visione più globale dell’evoluzione del corso sul medio termine.
Per quanto mi riguarda, trovo che sia più semplice ingrandire il grafico piuttosto che analizzare l’unità temporale superiore. Siete liberi di scegliere... Si tratta di due metodi entrambi validi.
- Il grafico della tendenza vi consente di determinare il senso da tradare in base alla tendenza e ai livelli di supporto e resistenza cosiddetti di “medio termine” rispetto al vostro grafico dei segnali (vedere anche: Come tradare le rotture di supporti e resistenze?).
- Il grafico dei segnali vi consente di determinare le opportunità di apertura/chiusura dell’operazione.
NB: per quanto mi riguarda, il grafico ingrandito corrisponde al grafico della tendenza. Il grafico ridimensionato è invece quello dei segnali.
Si parte sempre dal grafico più grande (zoom al minimo e che tiene conto di un numero elevato di candele, quindi un orizzonte distante) e si procede verso quello più piccolo (più dettagliato e che tiene conto soltanto delle ultime candele, ovvero i movimenti più recenti del corso cosiddetti a “breve termine” rispetto al grafico della tendenza).
Fase 1: si inizia visualizzando il grafico della tendenza (o il grafico dell’unità temporale superiore o, nel mio caso, il grafico ingrandito da 1 ora sulla coppia NZD/JPY)
Fase 2: non ci si concentra sugli ultimi movimenti o sul rilevamento delle figure grafiche che avranno necessariamente un impatto sulle candele giapponesi in corso di formazione. Al contrario, si cercano delle figure distanti (anche quelle che non hanno alcuna importanza; non si sa mai.... A volte, alcune vecchie figure tornano d’attualità). Rilevo quindi un precedente canale rialzista. Lo traccio con delle linee marroni. Noto che questo canale rialzista si è rivelato molto utile lo scorso mese. Il corso è ormai calato; a meno che non si verifichi un rimbalzo, tale figura non dovrebbe essere utile sul breve termine.
Fase 2 bis: si cercano tutte le figure o i tracciati che partono da lontano. Scopro al riguardo una linea obliqua rialzista (linea arancione), anch’essa rotta.
Fase 3: si cercano i livelli chiave (importanti) rispetto al corso attuale. È inutile per ora andare a tracciare la resistenza a 94 punti. Avremo sempre il tempo di tracciarla più tardi se il corso sale fino a questo livello. Trovo quindi 2 supporti a 90 e 89 punti e 1 resistenza a 91,85 punti.
Fase 4: considerato l’ultimo rally rialzista, aggiungo un ritracciamento di Fibonacci in viola.
Fase 5: l'analisi del grafico della tendenza è giunta al termine; posso ora passare al grafico dei segnali (nel mio caso, il grafico ridimensionato).
Scopro che il livello di 91,85 (precedente supporto) viene utilizzato per due riprese della resistenza. Prima di questo, il 14 gennaio, il corso ha trovato un supporto sul livello del ritracciamento di Fibonacci al 38,20%, ovvero 89,96 punti (livello a 4 pip quasi identico al supporto a 90 punti).
Fase 6: si cercano dei tracciati da aggiungere sul breve termine. Noto la presenza di due linee oblique. La linea obliqua ribassista (linea grigia tratteggiata) non è molto utile. Al contrario, la linea obliqua rialzista a breve termine (linea rosa) è stata rotta al ribasso (il che fornisce un segnale di vendita).
Soltanto al termine di tutte queste fasi potrete infine aggiungere degli indicatori tecnici (Punti pivot, RSI + divergenze, MACD, Medie mobili ecc.).
Questa analisi suggerisce di acquistare, vendere o restare flat?
In base alla vostra strategia di trading, l’orizzonte d’investimento, il guadagno ricercato, le vostre decisioni d’investimento saranno diverse da quelle degli altri trader (anche se disponete dello stesso grafico di analisi).
Alcuni trader apriranno una posizione short alla rottura della linea obliqua rialzista a breve termine (linea rosa) e punteranno a un ritorno sui 90 punti in supporto.
Altri resteranno rialzisti e attenderanno un ritorno sopra i 91,85 punti per iniziare a tradare soltanto le posizioni all’acquisto.
Chi pratica trading di tendenza aspetterà invece che la tendenza ribassista sia realmente confermata (rottura ribassista a 90 punti) per valutare se entrare short.
Gli scalper punteranno su un nuovo ritorno a 91,50 punti, dato che il corso ha appena trovato un supporto a 91 punti.
Consultate pure le analisi degli altri, ma fatelo in funzione della VOSTRA strategia.
Come condurre una buona analisi tecnica?
Prima di cominciare a tracciare delle linee o aggiungere degli indicatori tecnici, dovete innanzi tutto determinare quale unità temporale utilizzare sul vostro grafico. La scelta dell’unità temporale nel trading dipende da:
- il vostro orizzonte di trading (orizzonte d’investimento)
- le vostre preferenze in merito alla strategia e al metodo di trading
- il tempo a vostra disposizione per praticare trading.
Avete scelto la vostra unità temporale? Bene!
In seguito, quando sarà aperta la vostra operazione, dovrete attenervi a questa unità temporale; non analizzate unità più grandi o piccole. Troverete sempre un’unità temporale in contrasto con la vostra operazione che vi farà dubitare.
In questa scheda utilizzerò sempre il grafico da 1 ora per la coppia NZD/JPY (scelta a caso e l’unico grafico sul quale non ho attualmente alcun tracciato).
Il vostro grafico somiglia a questo; come sapere se acquistare, vendere o restare flat dato che è ancora vuoto?
Analisi su più unità temporali o soltanto su una?
È frequente che i trader analizzino l’unità temporale superiore per determinare meglio la tendenza in corso su un grafico e identificare in modo ottimale i livelli di supporto e resistenza.
Esempio: un trader che trada su un’unità temporale di 15 minuti analizzerà anche l’unità di 1 ora per avere una visione più globale dell’evoluzione del corso sul medio termine.
Per quanto mi riguarda, trovo che sia più semplice ingrandire il grafico piuttosto che analizzare l’unità temporale superiore. Siete liberi di scegliere... Si tratta di due metodi entrambi validi.
Un grafico della tendenza e un grafico dei segnali
- Il grafico della tendenza vi consente di determinare il senso da tradare in base alla tendenza e ai livelli di supporto e resistenza cosiddetti di “medio termine” rispetto al vostro grafico dei segnali (vedere anche: Come tradare le rotture di supporti e resistenze?).
- Il grafico dei segnali vi consente di determinare le opportunità di apertura/chiusura dell’operazione.
NB: per quanto mi riguarda, il grafico ingrandito corrisponde al grafico della tendenza. Il grafico ridimensionato è invece quello dei segnali.
Il mio metodo per condurre un’analisi tecnica
Si parte sempre dal grafico più grande (zoom al minimo e che tiene conto di un numero elevato di candele, quindi un orizzonte distante) e si procede verso quello più piccolo (più dettagliato e che tiene conto soltanto delle ultime candele, ovvero i movimenti più recenti del corso cosiddetti a “breve termine” rispetto al grafico della tendenza).
Fase 1: si inizia visualizzando il grafico della tendenza (o il grafico dell’unità temporale superiore o, nel mio caso, il grafico ingrandito da 1 ora sulla coppia NZD/JPY)
Fase 2: non ci si concentra sugli ultimi movimenti o sul rilevamento delle figure grafiche che avranno necessariamente un impatto sulle candele giapponesi in corso di formazione. Al contrario, si cercano delle figure distanti (anche quelle che non hanno alcuna importanza; non si sa mai.... A volte, alcune vecchie figure tornano d’attualità). Rilevo quindi un precedente canale rialzista. Lo traccio con delle linee marroni. Noto che questo canale rialzista si è rivelato molto utile lo scorso mese. Il corso è ormai calato; a meno che non si verifichi un rimbalzo, tale figura non dovrebbe essere utile sul breve termine.
Fase 2 bis: si cercano tutte le figure o i tracciati che partono da lontano. Scopro al riguardo una linea obliqua rialzista (linea arancione), anch’essa rotta.
Fase 3: si cercano i livelli chiave (importanti) rispetto al corso attuale. È inutile per ora andare a tracciare la resistenza a 94 punti. Avremo sempre il tempo di tracciarla più tardi se il corso sale fino a questo livello. Trovo quindi 2 supporti a 90 e 89 punti e 1 resistenza a 91,85 punti.
Fase 4: considerato l’ultimo rally rialzista, aggiungo un ritracciamento di Fibonacci in viola.
Fase 5: l'analisi del grafico della tendenza è giunta al termine; posso ora passare al grafico dei segnali (nel mio caso, il grafico ridimensionato).
Scopro che il livello di 91,85 (precedente supporto) viene utilizzato per due riprese della resistenza. Prima di questo, il 14 gennaio, il corso ha trovato un supporto sul livello del ritracciamento di Fibonacci al 38,20%, ovvero 89,96 punti (livello a 4 pip quasi identico al supporto a 90 punti).
Fase 6: si cercano dei tracciati da aggiungere sul breve termine. Noto la presenza di due linee oblique. La linea obliqua ribassista (linea grigia tratteggiata) non è molto utile. Al contrario, la linea obliqua rialzista a breve termine (linea rosa) è stata rotta al ribasso (il che fornisce un segnale di vendita).
Analisi tecnica terminata!
Soltanto al termine di tutte queste fasi potrete infine aggiungere degli indicatori tecnici (Punti pivot, RSI + divergenze, MACD, Medie mobili ecc.).
Questa analisi suggerisce di acquistare, vendere o restare flat?
In base alla vostra strategia di trading, l’orizzonte d’investimento, il guadagno ricercato, le vostre decisioni d’investimento saranno diverse da quelle degli altri trader (anche se disponete dello stesso grafico di analisi).
Alcuni trader apriranno una posizione short alla rottura della linea obliqua rialzista a breve termine (linea rosa) e punteranno a un ritorno sui 90 punti in supporto.
Altri resteranno rialzisti e attenderanno un ritorno sopra i 91,85 punti per iniziare a tradare soltanto le posizioni all’acquisto.
Chi pratica trading di tendenza aspetterà invece che la tendenza ribassista sia realmente confermata (rottura ribassista a 90 punti) per valutare se entrare short.
Gli scalper punteranno su un nuovo ritorno a 91,50 punti, dato che il corso ha appena trovato un supporto a 91 punti.
Consultate pure le analisi degli altri, ma fatelo in funzione della VOSTRA strategia.
