Diventare un trader indipendente: siete pronti al grande passo?

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Se non rispondete in modo affermativo a tutte le domande di questo articolo significa che non siete pronti per diventare dei trader indipendenti. Prima di sperare di vivere di trading dovete percorrere una strada lunga, molto lunga. Mettete in conto diversi anni. E gran parte di voi non ci riuscirà. Mi spiace dirvelo. Non tutti hanno le capacità per diventare dei trader indipendenti. Vi è una grande differenza tra praticare trading e vivere con questa attività. Le domande per scoprire se siete pronti a diventare dei trader indipendenti sono riportate di seguito:diventare un trader indipendente

Siete motivati a formarvi sul trading?



Senza motivazione, non potete infatti fare progressi nel vostro trading. Ma se pensate che partecipare a una semplice formazione di trading farà di voi un trader di successo dall’oggi al domani, vi sbagliate di grosso. Potete ricevere i migliori consigli del mondo per imparare a tradare e diventare trader indipendenti, ma la pratica è essenziale. Occorre essere disposti a dedicare al trading molte ore settimanali. Un’ora a settimana non serve assolutamente a niente. Non migliorerete affatto. Bisogna lavorare ogni giorno per vedere dei progressi reali. Attenzione: è molto importante mantenere un equilibrio tra la vostra vita privata, quella professionale (se ne avete una) e la vita da apprendista trader. Evitate di sedere sempre davanti al computer. In questo modo il trading vi andrà di traverso. All’inizio sarà difficile, andrete incontro ad amare delusioni e avrete voglia di lasciar perdere tutto. Proprio quando crederete di aver capito qualcosa sul trading, il mercato farà crollare in un colpo solo tutte le vostre certezze.

Lanciarsi nel trading è come fare un nuovo sport. Se non siete motivati a praticarlo regolarmente, non farete progressi. E questo ci porta alla prossima domanda.

I mercati finanziari vi appassionano?



Per ottenere buoni risultati nel trading (così come in uno sport), occorre passione. Se non l’avete, finirete per scoraggiarvi, per non avere più voglia di imparare. In questo caso, lasciate perdere immediatamente. State solo perdendo tempo.

Se i mercati finanziari non vi hanno mai interessato, non significa che non possiate lanciarvi nel trading. Però, alle prime perdite di denaro, se non avete la determinazione di vincere, la volontà di riuscire a tutti i costi, di imparare dai vostri errori, di rimettervi in discussione, di cercare di capire i motivi dietro i vostri errori, il trading non vi porterà da nessuna parte.

La passione per il trading o l'avete oppure no. Non conosco nessun trader indipendente che non sia appassionato del suo lavoro.

Disponete di una strategia di trading redditizia sul lungo termine?



A forza di “allenarvi” con il trading, finirete per trovare una strategia adatta alle vostre esigenze. Il tempo necessario a trovarla varia da trader a trader anche se spesso sono richiesti diversi anni. Ma prima o poi, a forza di letture sul trading e incontri con altri trader, si finisce per gettare le basi di una strategia di trading vincente. Fate però attenzione: conseguire una performance positiva tradando un mese non significa disporre di una strategia redditizia sul lungo termine. Dovete infatti testarla almeno per diversi mesi, meglio ancora un anno, prima di dedicarvi interamente all'attività di trader indipendente. Esiste infatti una differenza tra redditività sul breve e sul lungo termine. Se desiderate diventare un trader indipendente, quello che conta è la redditività sul lungo termine.

Più a lungo testate la vostra strategia e più sarete in grado di giudicarla con obiettività. Sul lungo termine, infatti potrete testare la vostra strategia in fasi in cui il mercato è interessato da cambiamenti strutturali. A prescindere dalla strategia scelta, esistono delle fasi in cui la stessa si rivelerà più o meno vincente. Se il calo delle vostre performance di trading è troppo elevato in determinate fasi del mercato, dovete essere in grado di adattare la vostra strategia di trading. Soltanto l’esperienza vi permetterà di farlo.

C’è un altro aspetto molto importante legato alla strategia di trading, ovvero quanta fiducia riponete nella stessa. Se alla minima perdita la rimettete in discussione, significa che non siete capaci di gestire le vostre emozioni (vedere disciplina nel trading) e, in futuro, perderete il vostro capitale. Per avere fiducia nella propria strategia di trading, esiste un’unica soluzione: testarla su un periodo abbastanza lungo.

Avete i mezzi per raggiungere le vostre ambizioni?



Questa è la domanda centrale ed è inutile dirvi che non siamo tutti uguali. Per diventare dei trader indipendenti e vivere di trading, è necessario disporre di capitali, molti capitali. Se pensate che 1.000 o 10.000 € su un conto di trading siano sufficienti per permettervi di vivere di trading, vi sbagliate di grosso.
Vi servono almeno 100.000€, anche di più. Ipotizziamo che conseguite una performance del 30% l’anno: questo significa che il vostro utile sarà pari a 30.000 euro. Pensate che questa somma sia sufficiente per vivere di trading? Sì, ma senza considerare tutti i contributi sociali e le imposte; infatti, se tradate a tempo pieno siete considerati come un’impresa. I vostri redditi sono utili non commerciali. Togliendo tutte le imposte, non vi resterà più della metà e 15.000€ non sono uno stipendio così elevato.

Per diventare dei trader indipendenti e vivere di trading, dovete pertanto:

- disporre di un capitale iniziale molto elevato
- assumere un rischio maggiore (effetto leva);questo vi consente di avere un capitale di partenza più basso (qualche decina di migliaia di euro), ma dovete essere disposti a perdere fino all’ultimo centesimo. Ma le perdite non devono mettere a repentaglio il vostro stile di vita
- lasciare l’Italia per evitare di pagare le imposte: la maggior parte dei trader che vive con questa attività opta proprio per tale soluzione. Si tratta però di una scelta di vita importante.

Siete sicuri del vostro broker?



Si tratta di un aspetto spesso tralasciato dai trader principianti, ma la scelta del broker è determinante. C’è una bella differenza tra depositare qualche centinaia di euro e depositarne svariate decine di migliaia, se non di più. Dovete essere sicuri che il vostro broker sia affidabile.

Il primo elemento da verificare è se è regolamentato. Il vostro broker deve infatti essere disciplinato dalla Consob, l’AMF, la FCA o la SEC. Nell’universo del trading, sono infatti le autorità normative di riferimento. Per esserne certi, dovete consultare il sito regafi.

Il secondo elemento da verificare è la solidità finanziaria del broker. Per farlo, è necessario consultare i suoi conti. Un buon modo è controllare la tenuta del broker quando, alcuni anni fa, il franco svizzero si è brutalmente apprezzato in seguito alla decisione della BNS di non intervenire più sul mercato dei cambi. Se è crollato, non potete fidarvi del broker.

La migliore soluzione è scegliere uno dei leader del settore, ovvero IG (per i CFD) e Interactive Brokers (per i futures). Potete inoltre optare per ProRealTime Trading per aprire un conto presso uno di essi e beneficiare gratuitamente della piattaforma di trading premium di ProRealTime.

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