È bene fidarsi del sentiment di mercato?
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I broker hanno sviluppato molteplici strumenti di trading che mettono in risalto il sentiment di mercato dei loro clienti su ogni attivo. Il sentiment di mercato indica ad esempio che il 70% dei clienti è all'acquisto sulla coppia EUR/USD o che il 10% dei trader è passato rialzista rispetto al giorno prima. Diversamente dal consenso, il sentiment di mercato si basa sulle posizioni detenute dai privati e non si tratta quindi di un semplice sondaggio. È bene fidarsi del sentiment di mercato?
A mio parere, la risposta è chiaramente NO! Questi strumenti sono stati concepiti per attirare i trader principianti e convincerli che il trader sia un’attività facile. Se tutti i trader sono rialzisti, il valore dell’attivo salirà e quindi potete acquistare... Non cadete in questa trappola. Ora vi spiego il perché:
Sui mercati finanziari, i privati rappresentano una minima parte dei volumi delle transazioni. Ad esempio, sul Forex rappresentano circa l’1%. A questo bisogna anche aggiungere che il sentiment di mercato si basa soltanto sui clienti del broker. Anche se il vostro broker è il leader del settore, potrà al massimo annoverare tra i suoi clienti il 10/20% di tutti i trader privati. Lo strumento che determina il sentiment di mercato rappresenterà pertanto lo 0,10 o lo 0,20% del volume totale delle transazioni sul Forex.
Sui mercati finanziari, non sono i privati a creare le tendenze! Sono al contrario i fondi speculativi, le banche, ecc. Un sentiment di mercato su questi operatori sarebbe pertinente, ma quello sui privati è semplicemente inutile.
Sui mercati finanziari non tutti gli operatori presentano lo stesso orizzonte d’investimento. Alcuni trader privilegiano il breve termine, altri operano sul medio o sul lungo termine. Il sentiment di mercato non distingue in nessun modo questi diversi investitori.
Se il 70% dei privati è rialzista sulla coppia EUR/USD, è possibile che il 90% di essi lo sia sul lungo termine. Se tradate sul breve termine, il sentiment di mercato risulta completamente falsato. Una tendenza può rivelarsi infatti rialzista sul lungo termine e ribassista sul breve.
Sul Forex, in media il 50% delle operazioni concluse dai trader privati sono vincenti. Questo dato emerge da uno studio condotto su un gran numero di investitori. Copiando le operazioni dei privati, avete quindi una possibilità su due di guadagnare. In pratica, equivale a lanciare la monetina.
Anche se il sentiment di mercato indica che il 100% dei trader sono rialzisti su un attivo, questo non aumenta in alcun modo la probabilità che la vostra operazione sia vincente. Occorre sempre ricordarsi che, alla fine, la decisione spetta sempre al mercato. Potreste anche fare un’analisi accuratissima: se il mercato ha deciso che la vostra operazione sarà perdente, vi dovete solo rassegnare. Ecco perché capita anche ai migliori trader di avere delle operazioni perdenti. Fa parte del trading e bisogna accettarlo.
Sui mercati finanziari ci sono buoni e pessimi trader. I buoni trader sono quelli che hanno dedicato del tempo alla formazione, mentre i pessimi trader sono tutti gli altri. Ma in uno strumento che determina il sentiment di mercato, un pessimo trader vale quanto un buon trader. Occorre sapere che i pessimi trader sono più numerosi di quelli buoni. Utilizzando il sentiment di mercato, copierete quindi le posizioni aperte dai pessimi trader.
Nella maggior parte dei casi, un pessimo trader apre una posizione senza aver ricevuto un reale segnale di acquisto o vendita. Non ha condotto alcuna analisi (apre la posizione semplicemente perché “se lo sente”) oppure ha condotto un’analisi scadente o incompleta. Ad esempio, questi trader si dimenticheranno di analizzare l’unità di tempo superiore per identificare la tendenza dell’attivo.
Se, dopo tutti questi argomenti contro, avete ancora intenzione di considerare il sentiment di mercato, avete tutto il diritto di farlo. Ma non venite a piangere quando perderete tutto il vostro capitale. Non dovete utilizzarlo per prendere le vostre decisioni di investimento né includerlo come indicatore nella vostra strategia di trading.
Nel trading dovete imparare a farvi una vostra idea. La migliore strategia di trading è infatti la vostra. Questo perché è adatta alle vostre esigenze, al vostro profilo di investitore e applicabile sul lungo termine. Un sentiment di mercato resta semplicemente un sentiment, ossia un parametro soggettivo che non si sostituirà mai a un’analisi.
A mio parere, la risposta è chiaramente NO! Questi strumenti sono stati concepiti per attirare i trader principianti e convincerli che il trader sia un’attività facile. Se tutti i trader sono rialzisti, il valore dell’attivo salirà e quindi potete acquistare... Non cadete in questa trappola. Ora vi spiego il perché:
1 - Il sentiment di mercato si basa su un campione ridottissimo di investitori
Sui mercati finanziari, i privati rappresentano una minima parte dei volumi delle transazioni. Ad esempio, sul Forex rappresentano circa l’1%. A questo bisogna anche aggiungere che il sentiment di mercato si basa soltanto sui clienti del broker. Anche se il vostro broker è il leader del settore, potrà al massimo annoverare tra i suoi clienti il 10/20% di tutti i trader privati. Lo strumento che determina il sentiment di mercato rappresenterà pertanto lo 0,10 o lo 0,20% del volume totale delle transazioni sul Forex.
Sui mercati finanziari, non sono i privati a creare le tendenze! Sono al contrario i fondi speculativi, le banche, ecc. Un sentiment di mercato su questi operatori sarebbe pertinente, ma quello sui privati è semplicemente inutile.
2 – Il sentiment di mercato non tiene conto dell’orizzonte di investimento
Sui mercati finanziari non tutti gli operatori presentano lo stesso orizzonte d’investimento. Alcuni trader privilegiano il breve termine, altri operano sul medio o sul lungo termine. Il sentiment di mercato non distingue in nessun modo questi diversi investitori.
Se il 70% dei privati è rialzista sulla coppia EUR/USD, è possibile che il 90% di essi lo sia sul lungo termine. Se tradate sul breve termine, il sentiment di mercato risulta completamente falsato. Una tendenza può rivelarsi infatti rialzista sul lungo termine e ribassista sul breve.
3 - Il sentiment di mercato si basa sui privati...
Sul Forex, in media il 50% delle operazioni concluse dai trader privati sono vincenti. Questo dato emerge da uno studio condotto su un gran numero di investitori. Copiando le operazioni dei privati, avete quindi una possibilità su due di guadagnare. In pratica, equivale a lanciare la monetina.
Anche se il sentiment di mercato indica che il 100% dei trader sono rialzisti su un attivo, questo non aumenta in alcun modo la probabilità che la vostra operazione sia vincente. Occorre sempre ricordarsi che, alla fine, la decisione spetta sempre al mercato. Potreste anche fare un’analisi accuratissima: se il mercato ha deciso che la vostra operazione sarà perdente, vi dovete solo rassegnare. Ecco perché capita anche ai migliori trader di avere delle operazioni perdenti. Fa parte del trading e bisogna accettarlo.
4 – Il sentiment di mercato non opera alcuna distinzione tra buoni e pessimi trader
Sui mercati finanziari ci sono buoni e pessimi trader. I buoni trader sono quelli che hanno dedicato del tempo alla formazione, mentre i pessimi trader sono tutti gli altri. Ma in uno strumento che determina il sentiment di mercato, un pessimo trader vale quanto un buon trader. Occorre sapere che i pessimi trader sono più numerosi di quelli buoni. Utilizzando il sentiment di mercato, copierete quindi le posizioni aperte dai pessimi trader.
Nella maggior parte dei casi, un pessimo trader apre una posizione senza aver ricevuto un reale segnale di acquisto o vendita. Non ha condotto alcuna analisi (apre la posizione semplicemente perché “se lo sente”) oppure ha condotto un’analisi scadente o incompleta. Ad esempio, questi trader si dimenticheranno di analizzare l’unità di tempo superiore per identificare la tendenza dell’attivo.
Conclusione
Se, dopo tutti questi argomenti contro, avete ancora intenzione di considerare il sentiment di mercato, avete tutto il diritto di farlo. Ma non venite a piangere quando perderete tutto il vostro capitale. Non dovete utilizzarlo per prendere le vostre decisioni di investimento né includerlo come indicatore nella vostra strategia di trading.
Nel trading dovete imparare a farvi una vostra idea. La migliore strategia di trading è infatti la vostra. Questo perché è adatta alle vostre esigenze, al vostro profilo di investitore e applicabile sul lungo termine. Un sentiment di mercato resta semplicemente un sentiment, ossia un parametro soggettivo che non si sostituirà mai a un’analisi.
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