Cosa si intende per spread?
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Definizione di spread
Lo spread corrisponde alla differenza tra il miglior prezzo all’acquisto (ask) e il miglior prezzo alla vendita (bid) per un attivo finanziario. Si tratta quindi del prezzo al quale potete acquistare o vendere un attivo tramite un ordine al mercato. Il corso all’acquisto (prezzo massimo al quale un venditore è disposto a vendere l’attivo) è sempre più elevato del corso alla vendita (prezzo massimo al quale l’acquirente è disposto a completare l’acquisto).
Come funziona lo spread nella pratica
In genere, l’entità dello spread è espressa in punti, eccetto sul Forex dove si utilizzano i pip.
Facciamo l’esempio di un attivo con la seguente quotazione: 98,30 / 98,35.
98,30 corrisponde al prezzo al quale potete vendere l’attivo
98,35 corrisponde al prezzo al quale potete acquistare l’attivo
Per calcolare lo spread, è sufficiente sottrarre il corso all’acquisto a quello alla vendita. Nel nostro esempio, lo spread è pari a 0,05 punti (98,35-98,30)
Quando aprite una posizione su uno strumento finanziario, in genere partite da una situazione di perdita a causa dello spread. Quindi, sempre nel nostro esempio, il corso deve salire di 0,05 punti per fare in modo che l’operazione sia nulla. Al momento dell’apertura, pagate tutto lo spread.
Quali fattori influiscono sullo spread?
L’andamento dello spread è influenzato da due fattori:
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La volatilità
: più un attivo è volatile e maggiore è lo spread. Questo è particolarmente vero in caso di importanti annunci economici o periodi di turbolenze sui mercati finanziari. Le variazioni di un attivo volatile sono più significative e presentano spesso un andamento frammentario.-
La liquidità
: più un attivo è liquido e minore è lo spread. Gli acquirenti e i venditori sono infatti più numerosi e questo aumenta il numero di operazioni. I volumi delle transazioni per un attivo liquido sono infatti più importanti.Per questo motivo, gli attivi non presentano tutti lo stesso spread. Lo spread di un attivo è in costante evoluzione in base a questi due fattori.
Lo spread: un mezzo di remunerazione
A tutti i tipi di attivi è associato uno spread. Lo spread consente a determinati broker di ottenere una remunerazione, in particolare sui mercati over-the-counter come il Forex, le materie prime e i prodotti derivati. Infatti, su questi mercati, il broker può ampliare (accrescere) lo spread sui prodotti che propone ai clienti.
Sul Forex, ad esempio, le banche forniscono liquidità a tutti i broker. Consentono quindi a questi ultimi di avere accesso al mercato interbancario (dove avvengono le transazioni), disciplinato dalla legge dell’offerta e della domanda.
Per ottenere una remunerazione, il broker amplierà lo spread di mercato su ogni coppia valutaria. Per tale motivo, se la coppia EUR/USD è quotata a 1,3001/1,3002 sul mercato interbancario, i clienti del broker visualizzeranno ad esempio la seguente quotazione sulla propria piattaforma di trading: 1,3000/1,3004. La differenza tra il prezzo proposto sul mercato interbancario e quello disponibile sulla piattaforma di trading costituisce la remunerazione del broker. È la sua commissione. Si applica a ogni transazione effettuata dai clienti.
Sui mercati regolamentati, gli intermediari non utilizzano alcuno spread per ottenere una remunerazione, ma fatturano ai clienti le spese per le operazioni (in genere in % del volume tradato).
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