Problema di liquidità per il trading di criptovalute
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Le criptovalute vengono acquistate o scambiate su numerose piattaforme di acquisto o scambio. Mentre le principali criptovalute (disponibili su tutte le piattaforme di acquisto) si ritrovano raramente in condizioni di scarsa liquidità, lo stesso non si può dire delle altcoin. In base alle piattaforme, lo scambio di criptovalute può rivelarsi più complicato del previsto.
Dato che quello delle criptovalute è un mercato over-the-counter, le piattaforme di scambio non propongono sempre tutte le monete virtuali.
Conseguenza: i trader sono in genere costretti ad aprire un conto su diverse piattaforme di scambio per poter negoziare tutte le monete elettroniche a cui sono interessati.
Ma questa conseguenza ne causa a sua volta un’altra: la liquidità generata da un trader si disperde pertanto su diverse piattaforme di scambio. Mentre su una sola piattaforma un trader avrebbe potuto generare un volume di 100, se utilizza 3 piattaforme per speculare sulle criptovalute il suo volume su ciascuna di esse è di poco superiore a 30.
Facciamo un esempio analizzando i volumi del Bitcoin:
[imgalt=volume-Bitcoin]/medias/forums/posts/images/resized/volumi-Bitcoin.png[/imgcc]
La tabella non è completa in quanto conterrebbe più di 400 piattaforme. È questo il numero di operatori che si spartiscono il volume totale degli scambi in Bitcoin.
È ovvio che sarebbe nell’interesse dei trader (per usufruire di una migliore liquidità e di uno spread più basso) trovarsi tutti sulla stessa piattaforma di scambio, senza disperdersi un po’ ovunque.
Alcune criptovalute possono essere negoziate unicamente su piattaforme di scambio molto piccole, il cui numero di utenti si conta sulle dita di una mano. Si tratta di piattaforme in cui sono applicati spread esorbitanti.
Facciamo un esempio. Voglio negoziare il Bitcoin contro il NEO, due tra le principali criptovalute. Preferisco non iniziare subito con una nuova criptovaluta appena emessa tramite una ICO o una criptovaluta con una bassa capitalizzazione. Cerco di effettuare lo scambio BTC/NEO sulla piattaforma allcoin:
Per iniziare: un volume di scambio in 24 ore di appena 46 NEO, ossia 4.600€.
Cronologia delle operazioni: 4 operazioni l’altro ieri, 12 ieri. Le riporto su questo screenshot:
Passiamo ora al registro ordini:
La migliore offerta di acquisto è fissata da un trader a 0,010453 BTC per un importo di 1,35 NEO (circa 135 USD).
La migliore offerta di vendita è fissata da un trader a 0,012749 BTC per un importo di 0,127 NEO (circa 12,7 USD).
Lo spread per scambiare Bitcoin in NEO (o viceversa) è quindi del 22%. Alto. Molto alto.
Ma il peggio deve ancora venire. Il principale problema è rappresentato dallo scarso numero di utenti. Immaginate di voler scambiare 500 NEO su questa piattaforma di scambio. Sarà effettuata anche la richiesta di acquisto a 0,001570 (ultima visualizzata sul registro ordini).
Conclusione su queste piattaforme di scambio: sono da bandire. In queste condizioni di mercato, diventa irrealizzabile effettuare qualunque operazione.
Le maggiori piattaforme di scambio offrono una “certa” liquidità grazie all’elevato numero di clienti. Tuttavia, questo è vero soltanto quando si scambiano Bitcoin e altre principali criptovalute.
Quando gli importi iniziano a essere elevati, su determinate criptovalute ci si ritrova a “fare il mercato”. Provate a vendere 10.000€ di una altcoin al prezzo di mercato. In bocca al lupo! Potete anche proporre l’offerta di vendita più bassa presente sul registro ordini, ma ci sarà sempre qualche “piccolo” trader che posizionerà il suo ordine appena al di sotto del vostro prezzo. Sarà sempre così... Infine, semplicemente posizionando un “grosso” ordine (non effettuato), il prezzo crolla.
Altra soluzione: vendere alla migliore offerta di acquisto? Perché no, ma anche in questo caso tutto dipende dagli importi.
L’unica soluzione che ho trovato per rivendere una criptovaluta poco liquida su una delle principali piattaforme di scambio è procedere per “piccoli lotti”. Fisso il migliore prezzo “ask” e vendo al migliore prezzo “bid”. Poi aspetto. Il registro ordini si riempie e, conclusa questa operazione, ne ricomincio un’altra. Per evitare che il prezzo crolli, l’unica strada è fare le cose in piccolo.
La migliore soluzione: vendere in pieno rialzo, quando ci sono molti investitori disposti a comprare. Anche se, in queste condizioni, non si è molto propensi a vendere. :-)
Ho già risposto a questa domanda qui: La migliore piattaforma per tradare le criptovalute
Il classico esempio di una criptovaluta appena uscita da una ICO e che lancia la sua prima quotazione di mercato su una piattaforma di scambio poco conosciuta... Nessun acquirente disponibile. Gli unici membri sono gli investitori che hanno partecipato alla ICO e che sperano di rivendere i loro token al miglior prezzo (se possibile 10 volte tanto).
In questa situazione la soluzione ottimale è quella di conservare le vostre altcoin fino a quando non vengono quotate su una piattaforma di scambio. Potrete in seguito rivenderle a un prezzo più alto grazie al maggiore volume degli scambi e a un migliore spread. L’apertura su un nuovo exchange implica anche la possibilità di raggiungere una clientela più ampia, che prima non poteva acquistare questa criptovaluta. La presenza di trader che hanno soltanto la possibilità di acquistare (poiché non hanno comprato la criptovaluta sull’altro exchange) fa salire il corso.
Informazione importante: non è raro assistere a rialzi notevoli delle criptovalute, dal 20% al 50%, non appena vengono integrate sulle maggiori piattaforme di scambio. Alcuni trader di criptovalute non aspettano altro: controllano le nuove criptovalute quotate su queste piattaforme di scambio, le acquistano immediatamente e cercano di sfruttare questo rialzo.
Se avete domande sui volumi di scambio delle criptovalute, non esitate a porle. Cercherò di fornirvi tutti i chiarimenti del caso.
Un trader = Molteplici piattaforme di scambio di criptovalute = Minore liquidità
Dato che quello delle criptovalute è un mercato over-the-counter, le piattaforme di scambio non propongono sempre tutte le monete virtuali.
Conseguenza: i trader sono in genere costretti ad aprire un conto su diverse piattaforme di scambio per poter negoziare tutte le monete elettroniche a cui sono interessati.
Ma questa conseguenza ne causa a sua volta un’altra: la liquidità generata da un trader si disperde pertanto su diverse piattaforme di scambio. Mentre su una sola piattaforma un trader avrebbe potuto generare un volume di 100, se utilizza 3 piattaforme per speculare sulle criptovalute il suo volume su ciascuna di esse è di poco superiore a 30.
Facciamo un esempio analizzando i volumi del Bitcoin:
[imgalt=volume-Bitcoin]/medias/forums/posts/images/resized/volumi-Bitcoin.png[/imgcc]
La tabella non è completa in quanto conterrebbe più di 400 piattaforme. È questo il numero di operatori che si spartiscono il volume totale degli scambi in Bitcoin.
È ovvio che sarebbe nell’interesse dei trader (per usufruire di una migliore liquidità e di uno spread più basso) trovarsi tutti sulla stessa piattaforma di scambio, senza disperdersi un po’ ovunque.
Le piattaforme di scambio di criptovalute “troppo” piccole
Alcune criptovalute possono essere negoziate unicamente su piattaforme di scambio molto piccole, il cui numero di utenti si conta sulle dita di una mano. Si tratta di piattaforme in cui sono applicati spread esorbitanti.
Facciamo un esempio. Voglio negoziare il Bitcoin contro il NEO, due tra le principali criptovalute. Preferisco non iniziare subito con una nuova criptovaluta appena emessa tramite una ICO o una criptovaluta con una bassa capitalizzazione. Cerco di effettuare lo scambio BTC/NEO sulla piattaforma allcoin:
Per iniziare: un volume di scambio in 24 ore di appena 46 NEO, ossia 4.600€.
Cronologia delle operazioni: 4 operazioni l’altro ieri, 12 ieri. Le riporto su questo screenshot:
Passiamo ora al registro ordini:
La migliore offerta di acquisto è fissata da un trader a 0,010453 BTC per un importo di 1,35 NEO (circa 135 USD).
La migliore offerta di vendita è fissata da un trader a 0,012749 BTC per un importo di 0,127 NEO (circa 12,7 USD).
Lo spread per scambiare Bitcoin in NEO (o viceversa) è quindi del 22%. Alto. Molto alto.
Ma il peggio deve ancora venire. Il principale problema è rappresentato dallo scarso numero di utenti. Immaginate di voler scambiare 500 NEO su questa piattaforma di scambio. Sarà effettuata anche la richiesta di acquisto a 0,001570 (ultima visualizzata sul registro ordini).
Conclusione su queste piattaforme di scambio: sono da bandire. In queste condizioni di mercato, diventa irrealizzabile effettuare qualunque operazione.
Anche le maggiori piattaforme di scambio di criptovalute presentano dei problemi di liquidità
Le maggiori piattaforme di scambio offrono una “certa” liquidità grazie all’elevato numero di clienti. Tuttavia, questo è vero soltanto quando si scambiano Bitcoin e altre principali criptovalute.
Quando gli importi iniziano a essere elevati, su determinate criptovalute ci si ritrova a “fare il mercato”. Provate a vendere 10.000€ di una altcoin al prezzo di mercato. In bocca al lupo! Potete anche proporre l’offerta di vendita più bassa presente sul registro ordini, ma ci sarà sempre qualche “piccolo” trader che posizionerà il suo ordine appena al di sotto del vostro prezzo. Sarà sempre così... Infine, semplicemente posizionando un “grosso” ordine (non effettuato), il prezzo crolla.
Altra soluzione: vendere alla migliore offerta di acquisto? Perché no, ma anche in questo caso tutto dipende dagli importi.
L’unica soluzione che ho trovato per rivendere una criptovaluta poco liquida su una delle principali piattaforme di scambio è procedere per “piccoli lotti”. Fisso il migliore prezzo “ask” e vendo al migliore prezzo “bid”. Poi aspetto. Il registro ordini si riempie e, conclusa questa operazione, ne ricomincio un’altra. Per evitare che il prezzo crolli, l’unica strada è fare le cose in piccolo.
La migliore soluzione: vendere in pieno rialzo, quando ci sono molti investitori disposti a comprare. Anche se, in queste condizioni, non si è molto propensi a vendere. :-)
Su quali piattaforme sono disponibili grandi volumi di scambio?
Ho già risposto a questa domanda qui: La migliore piattaforma per tradare le criptovalute
Ho acquistato una altcoin su una piattaforma di scambio che non presenta alcun volume. Cosa posso fare?
Il classico esempio di una criptovaluta appena uscita da una ICO e che lancia la sua prima quotazione di mercato su una piattaforma di scambio poco conosciuta... Nessun acquirente disponibile. Gli unici membri sono gli investitori che hanno partecipato alla ICO e che sperano di rivendere i loro token al miglior prezzo (se possibile 10 volte tanto).
In questa situazione la soluzione ottimale è quella di conservare le vostre altcoin fino a quando non vengono quotate su una piattaforma di scambio. Potrete in seguito rivenderle a un prezzo più alto grazie al maggiore volume degli scambi e a un migliore spread. L’apertura su un nuovo exchange implica anche la possibilità di raggiungere una clientela più ampia, che prima non poteva acquistare questa criptovaluta. La presenza di trader che hanno soltanto la possibilità di acquistare (poiché non hanno comprato la criptovaluta sull’altro exchange) fa salire il corso.
Informazione importante: non è raro assistere a rialzi notevoli delle criptovalute, dal 20% al 50%, non appena vengono integrate sulle maggiori piattaforme di scambio. Alcuni trader di criptovalute non aspettano altro: controllano le nuove criptovalute quotate su queste piattaforme di scambio, le acquistano immediatamente e cercano di sfruttare questo rialzo.
Se avete domande sui volumi di scambio delle criptovalute, non esitate a porle. Cercherò di fornirvi tutti i chiarimenti del caso.
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