L’analisi tecnica criticata sui mercati

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L’analisi tecnica è spesso criticata sui mercati dai sostenitori dell’analisi fondamentale. Per questi ultimi, l’analisi tecnica non ha alcuna logica, non ha ragione di esistere. È divertente constatare che la maggioranza delle analisi tecnica riconosca l’importanza dell’analisi fondamentale, ma non è affatto vero il contrario... Perché? L’analisi tecnica è in ogni caso uno strumento pertinenti e consente di tradare sua sul breve che sul lungo termine.

Perché l’analisi fondamentale rifiuta di accettare quella tecnica?



Sui mercati finanziari i fondamentali hanno sempre ragione. È un fatto incontestabile. Sono i fondamentali che creano le tendenze sul lungo termine.

Per i sostenitori dell’analisi fondamentale, un movimento che non procede nel senso giusto è considerato illogico. Ritengono che il corso di borsa di un’azienda non deve allontanarsi dal suo valore intrinseco. In tal caso, si prefigura infatti un’opportunità di acquisto o vendita.

Sono assolutamente d’accordo con questo ragionamento e mi stupisce sempre quando delle azioni si fanno massacrare sui mercati, a volte anche quelle con una capitalizzazione borsistica inferiore al valore degli attivi aziendali (vedere crisi dei subprime nel 2008). Mi stupisce anche quando delle aziende solide subiscono brusche correzioni dall’oggi al domani sui mercati azionari, senza che siano giunti annunci importanti.

Il fatto che si creino degli scarti tra il valore intrinseco dell’azienda e la sua capitalizzazione borsistica dimostra che l’analisi fondamentale non riesce a spiegare tutti i movimenti. Queste variazioni si producono sul breve/medio termine. Per coloro che praticano l’analisi fondamentale, questi movimenti sono soltanto “rumore”. Non hanno alcun reale significato.

Ma non tenerne conto è una cosa, negare la loro esistenza è un’altra... Sui mercati finanziari influiscono infatti anche altri fattori e l’analisi fondamentale non è in grado di spiegarli. L’analisi tecnica non spiega tutto, ma consente di sfruttare queste variazioni. Studiando le probabilità, è possibile trarre benefici.

Un analista che utilizza i fondamentali passa il proprio tempo ad avere torto e finisce per avere ragione, ma soltanto sul lungo termine (se la sua analisi è corretta). L’analisi fondamentale non è adatta al breve termine e il valore di moltissime aziende si discosta dal loro valore reale. Questa situazione può protrarsi a lungo...

Non accettare l’analisi tecnica equivale a rifiutare di comprendere i mercati finanziari nel loro complesso. Occorre essere di mentalità aperta. Perché un’analisi fondamentale dovrebbe essere sempre più affidabile di un’analisi tecnica? Anche l’analisi tecnica consente di sfruttare le tendenze sul lungo termine basandosi sui segnali di acquisto/vendita.

Non credere all’analisi tecnica è comprensibile, ma non accettare altro metodo di analisi che quello fondamentale è inconcepibile. Nella vita serve anche un minimo di apertura. È come ascoltare una canzone e bollarla subito come una schifezza. Non è un metro di giudizio adeguato! Semplicemente, non è la musica giusta per voi.

Perché l’analisi tecnica è pertinente sui mercati finanziari?



L’analisi tecnica non è una scienza esatta, al pari dell’analisi fondamentale che lascia spazio alla soggettività. La sua grande forza risiede nel fatto che permette di comprendere la psicologia degli investitori. Attraverso le candele giapponesi, le figure grafiche e gli indicatori tecnici, l’analisi tecnica si basa sulle probabilità. Sono queste le basi dell’analisi tecnica.

Sui mercati finanziari è molto importante studiare la psicologia degli investitori. Questo consente di capire le loro intenzione e determinare pertanto degli scenari rialzisti/ribassisti. La psicologia degli investitori è influenzata da:

- Il consenso
- La propensione al rischio
- I fondamentali

I mercati finanziari tengono inoltre conto di tutti gli annunci economici. È quindi possibile giungere alle stesse conclusioni riguardo all’acquisto/vendita di un titolo utilizzando l’analisi tecnica o quella fondamentale. Si tratta di interpretare correttamente gli elementi a disposizione con uno dei due metodi. Cambia il metodo di analisi, ma è possibile giungere allo stesso risultato.

L’analisi tecnica offre tuttavia un vantaggio. Diversamente da quella fondamentale, consente di rilevare i movimenti sul breve termine. L’analisi fondamentale permette semplicemente di capire perché un titolo sale e un altro scende sul lungo termine. Sul breve periodo, la sua efficienza è lungi dall’essere dimostrata. Per rendersene conto basta leggere i vari articoli pubblicati che cercano di spiegare i rialzi e i ribassi quotidiani delle borse mondiali. Si legge tutto e il suo contrario. Ognuno propone una spiegazione diversa. Bisogna ammetterlo: in diversi casi non c’è alcuna spiegazione logica o conosciuta. Un punto che l’analisi fondamentale ha difficoltà ad ammettere. L’analisi tecnica non se ne preoccupa. Si accontenta di sfruttare i segnali di acquisto/vendita che vengono forniti.

Sento spesso dire che l’analisi tecnica non è stata in grado di prevedere la crisi, contrariamente a quella fondamentale (in realtà, la maggior parte degli analisti non ha previsto un bel niente). L’analisi tecnica non serve per anticipare gli eventi, bensì per sfruttare un segnale quando viene fornito.

Conclusione



L’analisi tecnica non è né migliore né peggiore rispetto all’analisi fondamentale. L’analisi fondamentale cerca di anticipare l’andamento mentre quella tecnica si basa sull’interpretazione dei movimenti in corso.

Con l’analisi fondamentale si ha sempre ragione (se l’analisi è fondata), ma occorre essere in grado di mantenere la propria posizione. Con l’analisi tecnica, ci si accontenta di concludere operazioni quando viene fornito un segnale. I due metodi presentano entrambi vantaggi e svantaggi e possono giungere al medesimo risultato. I due metodi di analisi non sono affatto incompatibili.

Occorre tuttavia tenere a mente una cosa. Potete anche fare la migliore analisi del mondo. Il risultato non è mai garantito. A decidere sarà infatti il mercato (composto da trader che utilizzano l’analisi tecnica e quella fondamentale).

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